Il prosciutto crudo trascina le vendite estive, ma anche i salami si rivelano "non solo invernali"

“Quando la temperatura aumenta fino a superare anche i 30 gradi, non c’è più spazio nella propria dieta per tisane, zuppe di legumi e piatti caldi. I nostri menu cambiano decisamente: il piatto freddo diventa leader della tavola. Per dare però a queste preparazioni un giusto equilibrio nutrizionale è necessario, che insieme ai vegetali di stagione come le insalatone fresche ricche di fibre e antiossidanti, ci sia anche un buon apporto di proteine, minerali, vitamine e di carboidrati complessi anche integrali. Le ricette, grazie ai salumi presenti con una minima porzione, rendono il piatto completo dal punto di vista nutrizionale e gustoso soprattutto per chi in estate soffre di inappetenza” ha affermato la nutrizionista Evelina Flachi.
Il mercato riconosce pertanto la versatilità di questo prodotto. I salumi, infatti, si possono utilizzare in grandi insalate come ingrediente proteico, o accompagnati da frutta e verdura, per unire la freschezza al sapore, o ancora in piatti unici e rapidi da preparare, all’interno di colorati panini e tramezzini da portare sotto l’ombrellone o durante un picnic.
A dimostrazione di ciò, alcuni dati statistici riferiti all'inizio estate 2018: record di vendite dei salumi nel periodo estivo, secondo i dati presentati da Ivsi-Istituto per la valorizzazionje dei salumi italiani. A giugno, il consumo dei salumi è aumentato del 27%, rispetto a due mesi prima, ad aprile 2018. In particolare, il prosciutto crudo è quello che ha registrato l’incremento maggiore con +47%, il salame detiene il secondo posto con +38%, al terzo posto abbiamo la mortadella che ha segnato +24%, seguita dal prosciutto cotto con +21%.
Fonte: EFA News